Pubblicato da: Radicali di Sinistra Emilia Romagna | sabato, 6 dicembre, 2008

Scuola, nessun taglio alle private: ecco cosa ti aspetti dalla destra, ecco cosa non ti aspetti dalla “sinistra”

Mentre le scuole pubbliche vengono inondate da pesanti tagli mettendo in crisi il bilancio di diversi istituti, le scuole private non verranno minimamente toccate dopo le minacce di protesta di alcuni organi della chiesa cattolica. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva già rilasciato alcune dichiarazioni sulla scuola per rassicurare le alte gerarchie vaticane, a margine dell’inaugurazione della Fiera del ciclo e del motociclo, a Rho, in provincia di Milano. Il premier aveva sostenuto che “sulla scuola c’è stata una disinformazione eccessiva e inaccettabile“, dato che “il decreto Gelmini non modifica nulla delle cose per cui gli studenti manifestano“, e ha stigmatizzato l’uso strumentale dei “bambini per le campagne su stampa e televisione“. Berlusconi ha poi toccato il tema dei tagli di 134 milioni di euro alle scuole private e cattoliche, facendo pubblica ammenda: “Ho una grossa colpa: non mi ero accorto che nella Finanziaria era previsto questo taglio alle scuole private e cattoliche“. Il premier ha fatto autocritica, parlando di “una svista colpevole“, e ha concluso, assicurando il suo impegno per evitare questi tagli: “Cercheremo di non togliere i 134 milioni alle scuole private e cattoliche“. Ma di questo non ce ne stupiamo affatto. Forza dunque Maria Stella, da parte della destra italiana. Ma a sinistra? PDL e PD sono alleati per sbloccare i finanziamenti alle private, il PD mostra dunque tutta la sua vena democristiana.  La VII commissione cultura è infatti favorevole per il taglio alla scuola pubblica, ma a patto del “reintegro delle somme che oggi risultano tagliate alle scuole paritarie”. Non solo. Addirittura il PD attacca il Ministro Gelmini, ma non per i tagli alla scuola pubblica, bensì per la riduzione prevista in finanziaria di 133,4 milioni di euro alle scuole paritarie. Maggioranza, opposizione e Lega dunque uniti per sbloccare i finanziamenti alle private.

I privilegi della chiesa non accennano a diminuire, sotto questo governo anzi la disparità tra scuola pubblica e scuola privata aumenta vergognosamente

I privilegi della chiesa non accennano a diminuire, sotto questo governo anzi la disparità tra scuola pubblica e scuola privata aumenta vergognosamente

L’opposizione, ombra ovviamente, si è espressa tramite un comunicato a firma di Antonio Rusconi, capogruppo PD in Commissione cultura, considerando addirittura “Scandalosi i tagli per oltre 100 milioni alle scuole paritarie”. Fino ad arrivare alla dichiarazione della senatrice del Pd Mariapia Garavaglia Ministro dell’istruzione del Governo ombra: “Ancora una volta il Santo Padre è tornato sull’emergenza educativa che gli sta tanto a cuore. Accogliamo, per quanto ci riguarda, la preoccupazione di Papa Benedetto che ci ricorda quanto il buon funzionamento della scuola sia responsabilità non solo delle famiglie ma anche delle istituzioni. Purtroppo il governo in carica non ha presentato nessun progetto educativo, ma tagli pesanti che coinvolgono tanto la scuola statale che paritaria”. Ma non si ferma qui, il suo estro filo vaticano la fa continuare: “Ha anche tolto i 60 milioni di euro che il precedente esecutivo, con il ministro Fioroni, aveva aggiunto alla quota stanziata dallo Stato per gli istituti paritari Anzi, il ministro Fioroni aveva stabilito di finanziare, oltre alle scuola materna e primaria, anche la scuola secondaria paritaria di primo grado. Il ministro Gelmini e questo governo cosa hanno fatto di ciò? Che intenzioni hanno? Dopo tanti annunci – conclude Garavaglia -, aspettiamo i fatti”. Ed eccoli subito. Non sono servite manifestazioni, sit-in, o lezioni all’aperto. Basta e avanza la minaccia della mobilitazione delle scuole cattoliche per far cambiare idea al governo nel giro di qualche ora. I fondi per le scuole paritarie “vengono ripristinati”, ha assicurato il sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria. “Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini”. Nonostante le rassicurazioni, anche il Papa ha fatto sentire la propria voce: “Gli aiuti per l’educazione religiosa dei figli – ha detto Benedetto XVI – sono un diritto inalienabile”.

I fatti sono, per noi Radicali di Sinistra, che il Vaticano ha succhiato e continua a togliere fin troppi soldi allo Stato Italiano, visto che non avrebbe dovuto percepire nemmeno un cent. L’unica cosa che sta a cuore a quest’istituzione sono i finanziamenti che arrivano, a cascata, ogni anno alle strutture private, strutture che oltre ai finanziamenti fanno pagare ulteriori rette di considerevole entità. Per cosa? Un servizio e delle strutture che non sono nemmeno al livello di quelli offerti dalle scuole pubbliche. Altro che diritto inalienabile. L’educazione religiosa è una scelta personale, che ognuno decide per sè e per i propri figli rivolgendosi alla propria parrocchia e mandando i propri famigliari a catechismo. L’unico diritto inalienabile che non si rispetta è invece quello dell’educazione pubblica, diritto di tutti e garantita a tutti, che viene continuamente martoriata su tutti i fronti. Noi vogliamo lottare per difendere questo diritto di fronte agli ignobili ed immorali attacchi della chiesa ed alla sua presunzione di detenere le uniche realtà di educazione valide per tutti, e nessuno si può permettere di controbattere. Noi Radicali di Sinistra, invece, non solo non abbiamo paura di urlare a gran voce il nostro dissenso, ma pretendiamo con decisione che le ingerenze della chiesa nei confronti dello Stato Italiano cessino, specialmente in materia di diritti e tra questi il diritto allo studio, alla formazione, all’educazione.

I privilegi della chiesa non accennano a diminuire, sotto questo governo anzi la disparità tra scuola pubblica e scuola privata aumenta vergognosamente

I privilegi della chiesa non accennano a diminuire, sotto questo governo anzi la disparità tra scuola pubblica e scuola privata aumenta vergognosamente, dobbiamo manifestare il nostro dissenso a gran voce

Ci chiediamo ancora una volta che differenza vi sia oramai tra governo ed opposizione, e ci chiediamo come mai la sinistra, o presunta tale, non si scandalizzi e scagli vistosamente e non organizzi iniziative mirate contro queste vergognose scelte che mirano ancora di più a destrutturare la scuola pubblica ed a favorire la scuola privata per compiacere i vertici ecclesiastici della Santa Sede. Noi Radicali di Sinistra non abbiamo intenzione di cedere minimamente di fronte a queste prese di posizione delle istituzioni della Repubblica Italiana, difendiamo con le unghie e con i denti la scuola pubblica e soprattutto pretendiamo il rispetto dei valori costituzionali, della laicità dello Stato e quindi chiediamo l’abolizione totale dei finanziamenti pubblici agli istituti privati e l’abolizione dell’IRC, ponendoci come unica forza della sinistra ad avere ancora a cuore quegli ideali risorgimentali che possono liberarci ancora una volta dal dominio della chiesa affinché il nostro possa essere uno stato libertario, democratico, plurale, in cui il rispetto della laicità non debba essere una richiesta inascoltata ma un’abitudine quotidiana.

Radicali di Sinistra dell’Emilia Romagna


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