Pubblicato da: Radicali di Sinistra Emilia Romagna | martedì, 4 novembre, 2008

Il legame tra politica e mafia: un connubio micidiale e deleterio presente anche nella nostra regione

La volontà della cittadinanza di combattere contro la mafia c'è e va sostenuta!

La volontà della cittadinanza di combattere contro la mafia c'è, è necessario supportare e portare avanti questa lotta politicamente e socialmente

Nel tempo il legame tra politica e mafia è divenuto un aspetto essenziale del controllo e della gestione di appalti e fondi pubblici. Sfruttando la leva di complicità e omertà, in molti territori dell’ Italia le scelte politiche avvengono spesso per convenienze mafiose. Innumerevoli i casi di appalti pilotati a ditte controllate dalla mafia, di speculazioni legate ai piani regolatori comunali, di leggi regionali a favore di talune categorie, ecc. Per questo motivo sono sorte alcune leggi antimafia volte a limitare le collusioni, queste leggi provocano ogni anni lo scioglimento di diversi consigli comunali sparsi nel territorio Italiano per infiltrazione mafiosa. L’infiltrazione mafiosa avviene grazie al consenso dei cittadini, sfruttando la leva della disoccupazione e della necessità. In molte aree viene tacitamente sfruttato il voto di scambio, senza un’apparente mobilitazione da parte dello Stato. Come possiamo noi giovani o adulti, cercando ovviamente nel nostro piccolo a contrastare questo tipo di legame che ancora oggi e’ presente in tutto il territorio Italiano e in particolarmodo anche nella nostra Regione.
Infatti da diverso tempo si denuncia la presenza, poi confermata dagli arresti degli ultimi mesi di affiliati del clan dei Casalesi, di numerose cosche attive nella Regione Emilia-Romagna. Il quadro delle presenze criminali mafiose e dei loro collegamenti è più che preoccupante. E accanto alle più note forme criminali, collegate con le associazioni “madri”, vi è a una criminalità locale meno pubblicizzata e conosciuta la quale, tuttavia, è forte e attiva e rivendica una propria autonomia, una propria soggettività, una capacità operativa e propri settori d’intervento. Recentemente è stato messo in luce un fenomeno, quello della criminalità degli affari, che silenziosamente si sta diffondendo anche nelle regioni del Nord Italia, quali l’Emilia-Romagna, che secondi dati di inizio secolo, per tasso di criminalità organizzata ogni 10mila abitanti ha il triste primato immediatamente dopo le regioni di “appartenenza” delle organizzazioni mafiose quali Calabria, Sicilia e Puglia. Un pericolo che avanza in silenzio e che a volte non si vuole vedere; la cultura istituzionale parte dal concetto che è l’uomo il pericolo e non la sua attività. Spesso i tentativi di penetrazione sono molto subdoli e poco visibili e per questo occorre vigilare con la massima allerta e sensibilità al problema. La criminalità organizzata ha esteso i suoi tentacoli in Emilia Romagna agevolata proprio dal fatto che se ne parla poco o nulla. Qui operano da tempo cosche che praticano usura, racket, traffico di droga e riciclaggio di denaro; a peggiorare la situazione è arrivata anche la crisi economica: famiglie e imprenditori, impoveriti, sempre più spesso sono costretti a chiedere denaro in prestito a personaggi senza scrupoli ed entrano in una spirale da cui è difficile uscire; con ciò si spiega come si sono ricreate nella ricca Emilia-Romagna le condizioni ideali per il proliferare della camorra. In Emilia si sono create condizioni ottimali con l’arrivo di pregiudicati. Ora ci ritroviamo con aziende in mano a criminali diventati a loro volta imprenditori e commercianti. In questo modo si sta sottovalutando il problema del racket. Dobbiamo fare capire alla gente che l’unica soluzione per sconfiggere l’usura e il racket è superare l’omertà e denunciare i propri aguzzini, non certo fingendo che il problema non esista. La mafia in Emilia Romagna esiste eccome, la situazione che tutti i settentrionali immaginano di un Nord completamente immune al fenomeno mafioso è assolutamente fittizia, la realtà è ben altra. La mafia è estremamente attiva in questi territori, territori nei quali circolano flussi enormi di denaro, possibilità di investimento, di “pulitura”, di coperture, di mimetizzazione dei movimenti sporchi. Proprio per questo il Nord oggi rappresenta per la mafia esattamente quello che il miele è per le vespe. La logica fondamentale è una sola: diffondere l’idea, la consapevolezza che quella della mafia sia una questione VERAMENTE NAZIONALE, ma non in modo puramente demagogico, o perchè il Sud abbia bisogno della falsa solidarietà del Nord, ma perchè effettivamente è nel ricco e florido settentrione che la mafia fa i suoi soldi, i suoi affari, con una presenza profonda ed invisibile. E la gente non lo sa.

I Radicali di Sinistra lottano per un Emilia Romagna libera dalle Mafie

I Radicali di Sinistra lottano per un Emilia Romagna libera dalle Mafie

Noi Radicali di Sinistra vogliamo informare su questo problema, vogliamo diffondere la cultura dell’antimafia e vogliamo unirci nella lotta alla mafia a tutte le realtà associative o di singoli che dedicano la loro attenzione a questo fenomeno di preoccupante entità che non si può più fingere di vedere. In contrasto con la politica tradizionale, i Radicali di Sinistra si pongono espressivamente ed apertamente per un Emilia Romagna, ed ovviamente per tutta l’Italia, libera dalla criminalità organizzata, libera dal racket dell’usura, libera dal riciclaggio di denaro, libera dalle attività imprenditoriali in mano a criminali…. Libera dalle mafie!

Radicali di Sinistra dell’Emilia Romagna


Lascia un commento

Categorie